Principali cause di un RSRQ basso e come intervenire
Comprendere perché il valore di RSRQ (Reference Signal Received Quality) si abbassa è fondamentale per ottimizzare la qualità del segnale in reti LTE e 5G. Oggi analizziamo in modo dettagliato le principali cause di un RSRQ basso e le possibili soluzioni tecniche, sia lato rete che lato utente, con esempi pratici e dati tabellari a supporto.
Cos’è l’RSRQ e perché è importante
L’RSRQ è un parametro che misura la qualità del segnale ricevuto in rapporto alla quantità di traffico presente sul canale. È espresso in decibel (dB) e deriva dal rapporto tra RSRP (Reference Signal Received Power) e RSSI (Received Signal Strength Indicator). Più precisamente:
RSRQ = (N × RSRP) / RSSI
Un RSRQ basso indica generalmente interferenza elevata, congestione sulla cella o un’inefficienza nella gestione delle risorse radio.
Principali cause di un RSRQ basso
Effetti di un RSRQ degradato
- Riduzione del throughput dati
- Aumento della latenza
- Maggiore probabilità di ritrasmissioni (HARQ)
- Possibili cadute di chiamata in VoLTE
- Esperienza utente compromessa nelle applicazioni in tempo reale
Strategie di ottimizzazione lato rete
Quando l’RSRQ è basso, è cruciale distinguere se il problema è locale (utente) o sistemico (rete). A livello di infrastruttura, le seguenti soluzioni possono migliorare sensibilmente i valori:
- Bilanciamento del carico (Load Balancing): redistribuire gli utenti tra celle adiacenti con minor traffico.
- Ottimizzazione del power control: regolare dinamicamente la potenza dei segnali di riferimento.
- Tilt elettronico o meccanico delle antenne: modificare l’orientamento per limitare sovrapposizioni di celle.
- Coordinated Multipoint (CoMP): utilizzare celle multiple in cooperazione per migliorare la qualità del segnale.
- Inter-cell interference coordination (ICIC/eICIC): gestione avanzata dell’interferenza tra celle vicine, utile specialmente in small cells o eterogenee.
Interventi lato utente per migliorare l’RSRQ
Molte problematiche sono legate anche all’ambiente di utilizzo del dispositivo. In questi casi, alcune azioni pratiche possono migliorare la qualità del segnale ricevuto:
- Posizionarsi vicino a finestre o in spazi aperti
- Evita ambienti schermati da cemento armato o strutture metalliche
- Verificare che il dispositivo non sia in modalità battery-saving, che può ridurre le prestazioni radio
- Utilizzare dispositivi esterni come antenne LTE o router con capacità MIMO
- Forzare manualmente l’aggancio a una cella con migliori valori di RSRQ, quando possibile
Analisi comparativa: RSRQ vs RSRP
Sebbene spesso vengano valutati insieme, RSRQ e RSRP offrono indicazioni differenti. Il primo misura la qualità, il secondo la potenza. È possibile avere un RSRP buono ma un RSRQ pessimo in caso di congestione. La tabella seguente chiarisce la differenza tra i due parametri.
Parametro | Definizione | Indicazione | Scala tipica (in dB) |
---|---|---|---|
RSRP | Potenza del segnale di riferimento ricevuto | Copertura | -140 a -80 |
RSRQ | Qualità del segnale ricevuto rispetto al rumore | Qualità radio | -20 a -3 |
Esempio pratico: Diagnosi in ambiente urbano
Un’azienda segnala problemi di connettività LTE in un ufficio situato al sesto piano in centro città. Il test RF mostra:
- RSRP = -95 dBm (accettabile)
- RSRQ = -15 dB (scarso)
- RSSI elevato per il numero di resource blocks
Diagnosi: alta interferenza dovuta a riflessioni e traffico eccessivo sulla cella servente. Intervento consigliato: attivazione ICIC sulla cella e installazione di small cell interna per offload.
Conclusioni
Un RSRQ basso è spesso sintomo di congestione, interferenza o cattiva gestione del segnale. Analizzare i parametri in modo incrociato (RSRP, RSSI, CQI) consente interventi mirati e realmente efficaci. Intervenire a livello di rete o con semplici accorgimenti utente può migliorare sensibilmente la qualità dell’esperienza finale.
Se ti interessa approfondire come i parametri radio influenzano le decisioni di handover, dai un’occhiata al nostro articolo dedicato al funzionamento degli algoritmi A3 e A5.