NGAP 5G – Protocollo Applicativo NG per la Rete di Accesso Radio

NGAP 5G – Protocollo Applicativo NG per la Rete di Accesso Radio

NGAP, ovvero NG Application Protocol, è uno dei protocolli chiave nel sistema 5G che consente la comunicazione tra il gNodeB (la stazione base 5G) e l’AMF (Access and Mobility Management Function) nel core di rete 5G. Questo protocollo è fondamentale per gestire le funzioni di controllo e di segnalazione tra la rete di accesso radio e la rete core, garantendo così l’efficienza e la flessibilità che il 5G richiede.

Oggi ti spiego nel dettaglio cosa è NGAP, quali sono i suoi ruoli principali e come si inserisce nell’architettura complessa del 5G, così potrai avere una comprensione tecnica approfondita di questo elemento centrale.

Cos’è NGAP e perché è importante

NGAP è un protocollo di segnalazione usato nella nuova architettura 5G Service-Based Architecture (SBA). Consente lo scambio di messaggi di controllo tra il gNodeB e l’AMF, per esempio per la gestione della mobilità, la configurazione delle sessioni utente e il controllo delle risorse radio.

Rispetto al suo predecessore nel 4G, ovvero il protocollo S1AP, NGAP è stato progettato per supportare le caratteristiche avanzate del 5G, come la gestione delle connessioni multiple, la flessibilità nelle funzioni core e la separazione tra piano di controllo e piano utente.

Funzioni principali di NGAP

  • Gestione della mobilità: supporta handover tra celle e tra tecnologie diverse, coordinando il trasferimento della sessione senza perdita di dati.
  • Configurazione delle risorse radio: permette all’AMF di configurare e modificare le risorse radio allocate agli utenti, ottimizzando così l’uso dello spettro.
  • Gestione delle sessioni: consente di stabilire, modificare e rilasciare le sessioni dati degli utenti, in collaborazione con il core di rete.
  • Notifiche e allarmi: NGAP supporta la trasmissione di eventi critici e di stato tra gNodeB e AMF, utili per il monitoraggio della rete.

Architettura e posizionamento di NGAP nel 5G

NGAP lavora sulla interfaccia NG-C (Control plane) tra il gNodeB e l’AMF. Questa interfaccia è dedicata al piano di controllo, separata dal piano utente che utilizza il protocollo NG-U. Questa separazione è una delle caratteristiche fondamentali del 5G, che migliora la scalabilità e la gestione della rete.

Il gNodeB, tramite NGAP, comunica quindi con l’AMF per tutte le procedure di segnalazione. Per esempio, quando un dispositivo mobile si registra alla rete o quando si sposta tra celle diverse, NGAP trasmette i messaggi necessari per mantenere la continuità del servizio.

Messaggi tipici scambiati con NGAP

  • Initial Context Setup Request: per iniziare la configurazione della connessione tra l’utente e la rete.
  • Handover Request: per trasferire la sessione utente tra gNodeB diversi.
  • UE Context Release: per rilasciare risorse quando l’utente termina la connessione.
  • Paging: per contattare un dispositivo inattivo o in idle mode.

Relazione tra NGAP e altri protocolli 5G

NGAP si inserisce in un ecosistema di protocolli che lavorano insieme per gestire il traffico e la segnalazione nel 5G. Per esempio, mentre NGAP gestisce il controllo tra gNodeB e AMF, il protocollo SCTP (Stream Control Transmission Protocol) è usato come trasporto affidabile per i messaggi NGAP.

Inoltre, NGAP collabora con il protocollo NAS (Non-Access Stratum) che gestisce la comunicazione tra l’AMF e il dispositivo utente, completando così l’intera catena di segnalazione e controllo.

Importanza di NGAP nell’evoluzione del 5G

Grazie a NGAP, la rete 5G può gestire scenari complessi come il network slicing, le connessioni massive di dispositivi IoT e le applicazioni a bassa latenza. Senza un protocollo flessibile e scalabile come NGAP, non sarebbe possibile garantire tutte queste funzionalità avanzate in modo efficiente.

Ieri abbiamo visto l’architettura E-UTRAN nel 4G, che condivide alcuni principi di separazione piano controllo-piano utente, ma NGAP rappresenta un’evoluzione essenziale per abilitare la complessità del 5G e la sua capacità di adattarsi a molteplici scenari d’uso.

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