Confronto tra FHSS e DSSS: vantaggi nelle reti wireless
Quando si progettano reti wireless efficienti e resistenti alle interferenze, la scelta della tecnica di modulazione dello spettro gioca un ruolo fondamentale. Oggi vediamo due approcci ben noti: Frequency Hopping Spread Spectrum (FHSS) e Direct Sequence Spread Spectrum (DSSS), analizzandone i benefici operativi in ambienti diversi.
Cos’è lo spettro espanso e perché è utile
Le tecniche a spettro espanso (Spread Spectrum) sono nate per migliorare la robustezza delle comunicazioni wireless, riducendo l’effetto del rumore, delle interferenze intenzionali o accidentali e delle intercettazioni. A differenza della trasmissione convenzionale, che concentra tutta la potenza in una banda stretta, queste tecniche distribuiscono il segnale su una banda di frequenza molto più ampia, migliorando l’affidabilità e la sicurezza.
Principio di funzionamento: FHSS vs DSSS

Nel FHSS, il segnale cambia frequenza secondo una sequenza nota sia al trasmettitore che al ricevitore. Ogni salto avviene a intervalli regolari e predefiniti. Il DSSS, invece, moltiplica il segnale originale per una sequenza pseudocasuale di bit ad alta velocità (chipping code), che allarga lo spettro in modo continuo e uniforme.
Resistenza alle interferenze e alla congestione
Uno dei principali vantaggi di entrambe le tecniche è la capacità di mitigare le interferenze. Il DSSS, grazie alla ridondanza introdotta dal codice di spreading, riesce a recuperare i dati anche se parte del segnale viene compromessa. Il FHSS, saltando continuamente su frequenze diverse, riduce drasticamente la probabilità di interferenze persistenti su più canali.
In ambienti molto affollati, come quelli industriali o domestici con più dispositivi wireless, il DSSS può soffrire di congestione se i canali non sono ben coordinati. Il FHSS, invece, grazie alla sua natura dinamica, riesce a convivere meglio con dispositivi eterogenei.
Efficienza e prestazioni nei diversi scenari
Il DSSS tende a offrire una maggiore velocità di trasmissione in ambienti a bassa interferenza, risultando ideale per applicazioni come il Wi-Fi. Al contrario, il FHSS è preferito in contesti industriali o militari, dove la robustezza contro le interferenze o le intercettazioni è prioritaria rispetto alla velocità.</
| Scenario | Tecnica consigliata | Motivo |
|---|---|---|
| Ambienti industriali | FHSS | Alta tolleranza al rumore e interferenze variabili |
| Reti domestiche Wi-Fi | DSSS | Velocità di trasmissione superiore e ampia compatibilità |
| Comunicazioni militari | FHSS | Maggiore sicurezza e resilienza a jamming |
Sicurezza e protezione contro intercettazioni
Entrambe le tecniche forniscono un certo grado di sicurezza “nativa”. Il DSSS rende difficile isolare e decodificare il segnale senza conoscere il codice di spreading. Il FHSS, d’altra parte, è ancora più difficile da intercettare perché l’intercettatore dovrebbe conoscere l’esatta sequenza di salti di frequenza e sincronizzarsi perfettamente col sistema.
Implementazione pratica e complessità
Il DSSS richiede dispositivi in grado di gestire elevati tassi di chipping, il che comporta una maggiore complessità hardware e consumo energetico. Tuttavia, è più semplice da integrare in standard wireless diffusi, come il protocollo IEEE 802.11b. Il FHSS, invece, può operare con trasmettitori meno complessi, ma richiede una sincronizzazione accurata tra le parti comunicanti per garantire una comunicazione coerente.
Un esempio pratico: controllo remoto in ambito industriale
In un impianto di produzione, i dispositivi wireless spesso lavorano in ambienti rumorosi dal punto di vista elettromagnetico. Se si utilizzano sensori o controller remoti per il monitoraggio, l’uso di FHSS garantisce che il segnale salti continuamente su bande diverse, evitando interferenze persistenti da macchinari o reti locali. Questo permette un funzionamento affidabile senza dover ricorrere a cavi o soluzioni cablate più costose.
Compatibilità con gli standard wireless
Molti standard wireless si sono ispirati o basati su queste tecniche. Il Bluetooth classico utilizza il FHSS, mentre il Wi-Fi 802.11b utilizza il DSSS. La compatibilità con tali protocolli influenza direttamente la scelta delle tecnologie in fase di progettazione di una rete.
Conclusioni: quale tecnica scegliere?
La scelta tra FHSS e DSSS dipende fortemente dall’ambiente operativo e dalle priorità del sistema: resistenza alle interferenze, velocità, sicurezza, complessità di implementazione. In alcuni casi, l’integrazione di entrambe può persino coesistere, come accade nei dispositivi multi-protocollo che sfruttano i punti di forza di ciascuno.
Per approfondire le tecniche di modulazione utilizzate nel Wi-Fi moderno, dai un’occhiata alla panoramica sulle modulazioni OFDM nei protocolli 802.11a/g/n/ac.


