Codici MNC e MCC nel sistema GSM: struttura e utilizzo
Quando un dispositivo si collega a una rete mobile GSM, lo fa attraverso una serie di identificatori standardizzati a livello globale. Tra questi, due codici giocano un ruolo fondamentale: il MCC (Mobile Country Code) e il MNC (Mobile Network Code). Oggi vediamo in dettaglio cosa rappresentano questi codici, come vengono utilizzati nelle reti mobili e perché sono così importanti per il funzionamento del sistema GSM.
Struttura dei codici MCC e MNC
Il codice MCC è composto da tre cifre e identifica il paese in cui opera la rete mobile. Il codice MNC, invece, è costituito da due o tre cifre e serve a identificare l’operatore mobile all’interno di quel paese. La combinazione MCC+MNC forma l’identificativo unico di una rete mobile, noto anche come “PLMN ID” (Public Land Mobile Network Identifier).

Un terminale mobile, all’avvio, cerca reti disponibili leggendo le trasmissioni broadcast delle celle vicine. Ogni cella trasmette il proprio MCC e MNC, e il terminale li usa per determinare se la rete è conosciuta e autorizzata all’accesso. Questo processo è parte della selezione automatica della rete e della registrazione IMSI (International Mobile Subscriber Identity).
Utilizzo pratico dei codici nelle reti GSM
Quando una SIM viene inserita in un dispositivo, il terminale legge l’IMSI, che inizia con MCC+MNC e prosegue con il codice univoco dell’utente (MSIN). Questa sequenza consente di indirizzare correttamente le richieste del dispositivo verso il corretto HLR (Home Location Register) del gestore.
In roaming, il dispositivo confronta il proprio MCC+MNC con quello della rete in cui si trova. Se i codici non corrispondono a quelli della rete domestica, il terminale attiva procedure di roaming, e le reti devono cooperare attraverso il protocollo MAP (Mobile Application Part) per garantire servizi di autenticazione e accesso.
| Funzione | MCC | MNC | Descrizione |
|---|---|---|---|
| Identificazione Paese | Sì | No | Serve a distinguere reti in differenti nazioni |
| Identificazione Operatore | No | Sì | Distingue i gestori attivi nello stesso paese |
| Routing IMSI | Sì | Sì | Determina a quale HLR inviare la richiesta |
Gestione e assegnazione dei codici
L’assegnazione degli MCC è regolata dall’ITU (International Telecommunication Union), mentre i codici MNC sono gestiti a livello nazionale da ciascuna autorità di regolamentazione. Questo approccio decentralizzato consente di adattare la distribuzione dei codici alle esigenze di ogni mercato, mantenendo però una compatibilità globale.
Nel contesto europeo, ad esempio, l’Italia ha ricevuto il codice MCC 222, e i vari operatori italiani hanno ottenuto codici MNC distinti. Gli operatori virtuali (MVNO) ricevono anch’essi codici MNC specifici o possono operare tramite i codici dell’operatore ospitante, a seconda dell’accordo tecnico.
Relazione con altri identificatori
MCC e MNC non operano in isolamento. Sono parte integrante di numerosi identificatori e procedure all’interno del sistema GSM:
- IMSI: MCC+MNC+MSIN, identificatore dell’utente nella rete mobile.
- PLMN: MCC+MNC, identifica in modo univoco una rete mobile.
- LAI (Location Area Identifier): MCC+MNC+LAC, usato per localizzare dispositivi in mobilità.
Questa struttura gerarchica permette una gestione scalabile ed efficiente delle risorse di rete, dalla registrazione dell’utente fino alla gestione della mobilità tra celle.
Importanza nella sicurezza e nei servizi
MCC e MNC svolgono anche un ruolo nella sicurezza e nella qualità del servizio. Durante la fase di autenticazione, questi codici permettono alla rete di riconoscere se un dispositivo appartiene a un operatore autorizzato. Inoltre, influenzano la selezione di reti preferite o proibite, secondo le configurazioni definite nella SIM e nel terminale.
I terminali moderni mantengono una lista di PLMN preferiti (Preferred PLMN List) per selezionare in modo intelligente la rete in caso di roaming, evitando connessioni a reti non desiderate. In alcuni casi, l’operatore può aggiornare remotamente questa lista via OTA (Over The Air).
Esempio applicativo: roaming internazionale
Supponiamo che un utente italiano con SIM Vodafone IT (MCC 222, MNC 10) si trovi in Francia. Il terminale cercherà reti disponibili e troverà, ad esempio, Orange FR (MCC 208, MNC 01). Il sistema confronterà i codici con quelli della SIM, rileverà un PLMN differente, e attiverà le procedure di roaming. La rete francese contatterà l’HLR Vodafone tramite MAP per ottenere i dati utente e consentire l’accesso.
Questo esempio evidenzia come MCC e MNC siano centrali per assicurare continuità di servizio, compatibilità tra reti e corretto indirizzamento delle procedure di autenticazione e billing.
Va notato che, con l’evoluzione verso le reti LTE e 5G, MCC e MNC rimangono rilevanti anche se in alcuni contesti vengono incorporati in identificatori più complessi come il PLMN ID in formato ePLMN o le strutture utilizzate per il 5GC (5G Core Network).
Considerazioni finali
I codici MCC e MNC rappresentano una delle fondamenta dell’architettura GSM, pur essendo elementi semplici nella forma. La loro efficacia deriva dalla capacità di identificare in modo univoco ogni rete mobile nel mondo, consentendo interoperabilità, sicurezza e gestione dinamica dei servizi mobili. Sono parte essenziale non solo nella fase di connessione, ma anche in tutte le funzioni core della rete, dalla mobilità alla fatturazione.
Per approfondire un aspetto correlato, puoi leggere l’articolo su come funziona il sistema IMSI e il ruolo che svolge nell’autenticazione degli utenti mobili.


