5G SS-RSRP – Potenza del segnale di riferimento SS ricevuto

5G SS-RSRP – Potenza del segnale di riferimento SS ricevuto

SS-RSRP, ovvero Secondary Synchronization Reference Signal Received Power, è uno dei parametri fondamentali nella misurazione della qualità del segnale in reti 5G NR (New Radio). Viene utilizzato per valutare la potenza dei segnali di sincronizzazione trasmessi dal gNB (gNodeB), aiutando il dispositivo utente (UE) a determinare quale cella servente selezionare o monitorare. Oggi ti spiego perché l’SS-RSRP è così importante e come si distingue dagli altri indicatori come RSRQ o SINR.

Cosa rappresenta l’SS-RSRP

L’SS-RSRP misura la potenza ricevuta di un singolo SS (Synchronization Signal) nel blocco SS/PBCH (SSB), che è trasmesso periodicamente dal gNB. Questi segnali sono essenziali per l’inizializzazione della connessione radio, in quanto forniscono al dispositivo informazioni per la sincronizzazione in tempo e frequenza.

L’unità di misura dell’SS-RSRP è il dBm (decibel-milliwatt), e valori più alti indicano un segnale più forte. Una buona lettura di SS-RSRP può migliorare le decisioni di handover, selezione di cella e monitoraggio delle celle vicine.

Differenze tra SS-RSRP, RSRQ e SINR

In una rete 5G, vengono usati diversi parametri per misurare la qualità del segnale. Di seguito un confronto tra i più comuni:
5G SS-RSRP – Potenza del segnale di riferimento SS ricevuto

Come viene calcolato l’SS-RSRP

L’SS-RSRP è misurato dal dispositivo mobile sull’insieme di sottocarrier in cui viene trasmesso il segnale di sincronizzazione. Poiché il 5G NR supporta una struttura flessibile, il numero e la disposizione degli SSB possono variare in base alla banda di frequenza, al tipo di duplex (FDD o TDD) e alla configurazione della rete.

Il valore è derivato come media della potenza dei sottocarrier che portano il segnale SS, senza includere rumore o interferenza.

Utilizzo dell’SS-RSRP nella selezione di cella

Quando un dispositivo 5G si accende, inizia a cercare segnali SS per sincronizzarsi e trovare la cella migliore. L’SS-RSRP è il primo criterio considerato per questa selezione. Se ci sono più gNB disponibili, l’UE sceglierà quello con SS-RSRP più alto, a condizione che sia sopra la soglia minima configurata.

In mobilità, l’SS-RSRP è costantemente monitorato per determinare se è necessario un handover verso una cella vicina con segnale migliore.

Valori tipici di SS-RSRP

SS-RSRP (dBm) Stato del segnale
> -80 Molto forte
-80 to -90 Buono
-90 to -100 Accettabile
< -100 Debole

Un valore SS-RSRP troppo basso può compromettere la stabilità della connessione, causando rallentamenti o interruzioni di sessione, specialmente in uplink. Questo è particolarmente critico nelle reti 5G SA (Standalone), dove ogni elemento della rete dipende dal corretto aggancio radio iniziale.

SSB e beamforming nel 5G

Nel 5G NR, il concetto di beamforming è strettamente legato all’SS-RSRP. I gNB trasmettono gli SSB usando più beam direzionali, ognuno con un angolo diverso. Il dispositivo misura l’SS-RSRP per ciascun beam e seleziona quello con il segnale più forte. Questo meccanismo migliora l’efficienza spettrale e la copertura, specialmente nelle bande mmWave dove la propagazione è limitata.

SS-RSRP in ambienti reali

In scenari urbani, l’SS-RSRP può essere influenzato da ostacoli come edifici alti, riflessioni multipath o interferenze. In aree rurali, invece, la distanza dalla torre influisce direttamente sul valore di RSRP. Gli algoritmi di gestione radio (RRM) devono tener conto di queste variazioni per garantire transizioni fluide e connessioni stabili.

Domani potremmo analizzare più nel dettaglio l’SS-RSRQ, per comprendere non solo quanto è forte un segnale, ma anche quanto è pulito. Questo ci aiuterà a capire meglio le decisioni che l’UE prende per mantenere la migliore connessione possibile in ogni condizione radio.

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